Si deve però tener conto che l'inerzia o massa non può essere considerata una proprietà essenziale soltanto della materia, ma anche dello stesso etere. Infatti non si può immaginare che le infinitesime particelle dell'etere, che con velocità infinita propagano e determinano la gravitazione e presiedono a tutti i fenomeni ed ai movimenti della materia, non siano a loro volta dotate di una massa infinitesima, dalla quale, conforme la formola mv2, ha origine tutta l'energia dell'universo. Ciò che distingue la materia propriamente detta, per così dire organizzata, dall'etere, non è l'inerzia, ma le altre proprietà e principalmente l'attrazione.
La teoria elettrica della materia proposta da Lorenz, Voigt, Larmor ed altri, ammette che i sub-atomi non siano che elettroni i quali, aggregati in certo numero e moventisi intorno ad orbite fisse, costituirebbero l'ordinario atomo della materia.
Si ammettono due specie di elettroni, corrispondenti alle due cariche positive e negative e ciò rimetterebbe, come si vede, in onore la vecchia ipotesi dei fluidi elettrici, positivo e negativo.
L'atomo della teoria elettrica, cioè l'atomo vortice elettrico, che sarebbe poi l'atomo convenzionale della chimica, corrisponderebbe, secondo le vedute di taluno, all'atomo vortice di Lord Kelvin; sarebbe costituito da una serie di elettroni in rapido movimento attorno ad un'orbita al cui centro si troverebbe un elettrone di segno contrario.
Ma questa maniera di spiegare l'atomo vortice di Kelvin è errata, poichè, se fosse costituito di elettroni, sarebbe come voler ammettere che tutta la massa dell'etere risultasse di elettroni: invece, l'atomo vortice dovrebbe essere lo stesso elettrone, poichè questo primo elemento della materia, questo sub-atomo, con le sue proprietà elettriche negative o positive, non può essere una semplice particella, ma un organo composto, complicato, dotato di movimenti vorticosi, tali da dare origine all'elettricità positiva o negativa.
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