Tale elettricità, onde non cadere nell'assurdo, deve ritenersi il risultato di un lavoro vero e proprio con reale consumo di energia e non già come una semplice facoltà innata e permanente, come si ha la tendenza di credere, anche da parte di scienziati moderni molto in voga.
Questi elettroni o vortici elettrici che concorrono a formare l'atomo chimico sono originati nella massa stessa dell'etere, col quale avviene il necessario scambio di energia da cui hanno origine le proprietà e tutti i fenomeni dell'atomo e della materia.
Un atomo – scrive Sir Oliver Lodge18 – consiste di una massa globulare (?) di elettricità positiva, in cui sono incorporati dei minuscoli elettroni negativi. Esso ha una superficie esterna, una specie di membrana increspata (?) e un centro, intorno al quale girano degli elettroni come pianeti intorno al Sole
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Le particelle luminose dei raggi catodici, chiamate da principio dal Thomson, corpuscoli, sono joni negativi ed ebbero per i primi il nome di elettroni. Quando il vuoto dei tubi di Croockes venga portato al massimo grado possibile, possono assumere velocità fino ad ? della velocità della luce. Essi sono dotati di una carica elettrica negativa in costante rapporto con la loro massa. Questa massa fu calcolata pari a 1/1830 della massa dell'atomo di idrogeno e per questo, forse troppo presto, si volle da taluno concludere che tale atomo risultasse composto di 1830 elettroni.
Gli joni o elettroni positivi non sono bene definiti: si crede siano piccole masse staccate, ma nulla si può dire intorno alla loro natura.
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Sir Oliver Lodge Sole Thomson Croockes
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