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      Le proprietà radioattive non sono impedite o menomate dal fatto di trovarsi l'elemento attivo combinato a sostanze inerti, e non sono influenzate da variazioni di temperatura, come non possono alterarsi per l'azione di agenti chimici conosciuti.
      Secondo Thomson e Larmor, l'atomo delle sostanze radioattive deve ritenersi di struttura molto complicata e costituito di gran numero di particelle elementari cariche elettricamente, cioè elettroni, in rapido moto orbitale oscillatorio. Le enormi velocità con le quali vengono proiettate le particelle cariche positivamente o negativamente, non devono dipendere da una forza esterna, ma bensì dalla velocità propria che posseggono entro l'atomo nel percorso della loro orbita.
      È stato dimostrato che le radiazioni Alfa emesse dal Radio, sono trattenute e assorbite da uno schermo costituito di altro Radio dello spessore non superiore ad un centesimo di millimetro. Ciò aiuterebbe a spiegare il fenomeno dello sviluppo di calore, poichè per analogia anche le particelle Alfa lanciate dagli atomi interni della massa radioattiva, devono essere trattenute dagli strati più esterni, per modo che la loro forza viva si trasforma in calore. Si ritiene anche che l'espulsione delle particelle degli atomi abbia a determinare perturbazioni elettriche e conseguentemente un nuovo assestamento dell'atomo, causa di uno sviluppo di calore.
      Una importante proprietà del Radio, del Torio e dell'Atinio è quella che le loro emanazioni si comportano come veri gas; essi possono, p. es., gorgogliare attraverso soluzioni senza perdere le loro proprietà radioattive e in ciò si distinguono dagli joni prodotti per radioattività, i quali in casi simili perdono completamente le loro cariche.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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