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      Per rompere un filo di ferro della sezione di un millimetro quadrato, occorre un peso di 60 chili e 120 chili se invece di essere di ferro, il filo è d'acciaio. Ecco adunque che le molecole che occupano la sezione di un millimetro richiedono uno sforzo pari a 60 e 120 chilogrammi per essere staccate.
      Ma è ancora poco, poichè si tratta di staccare molecola da molecola; ben altro è lo sforzo necessario per separare i varî atomi che costituiscono la molecola. Qui gli sforzi meccanici a nulla più valgono e occorrono le reazioni chimiche che alterino la costituzione intima dei corpi. In tali reazioni, che domandano ingenti quantità di energia, gli atomi si sciolgono dal loro legame, ma in questo stato che dicesi nascente, cioè nell'atto stesso della reazione, spesso si aggruppano in altro modo e con atomi di altra natura, per costituire molecole differenti.
      Che dire poi della forza che avvince indissolubilmente le particelle elementari che entrano a costituire gli atomi? Non forze meccaniche nè chimiche le più energiche, valgono a sciogliere tali legami.
      Abbiamo così quattro gradi di questa forza di attrazione: l'attrazione fra corpo e corpo, che è poi la gravitazione universale ed anche la gravità, l'attrazione molecolare, l'attrazione atomica e l'attrazione ultra-atomica, cioè quella che unisce le particelle elementari.
      Il seguente esempio ci farà meglio comprendere come si tratti sempre di un'unica forza.
      Si abbiano due piani di metallo o di vetro, appoggiati l'uno all'altro. Questi si potranno facilmente staccare senza difficoltà, essendo affatto insensibile la forza di attrazione fra l'uno e l'altro.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268