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      Fino a qui dunque, secondo queste nuove vedute, la forza gravitativa propriamente detta sarebbe affatto trascurabile e invece la forza elettrica sarebbe di gran lunga prevalente.
      A tale riguardo, Sir Oliver Lodger (Electrons, p. 210)22 avrebbe calcolato che la forza elettrica fra due elettroni in contatto (?) presunti per semplicità sferici, è di circa 10-42 volte la forza di gravitazione, e cioè le due forze si troverebbero nel rapporto di un milione di bilioni di trilioni all'unità.
      Per dare un'idea più afferrabile di questa somma di energia rappresentata da tali forze elettriche, il Lodge calcola che se le due elettricità opposte contenute in un milligrammo d'acqua, fossero estratte e date a due sfere poste alla distanza di un miglio l'una dall'altra, tali sfere si attrarrebbero con una forza corrispondente al peso di dodici tonnellate.
      Non sappiamo veramente quanto possano ritenersi attendibili queste cifre, ma ad ogni modo, nulla si oppone anche ad accettarle tali e quali, quando si consideri che tutte le enormi forze rappresentate dagli elettroni si trovano reciprocamente neutralizzate.
      Del resto non bisogna dimenticare che anche la forza elettrica che tende ad unire un elettrone ad un altro elettrone di nome contrario e che si vuol distinguere dalla forza attrattiva propriamente detta, non è, in fin dei conti, che la spinta dell'etere che si manifesta sotto altra forma e sotto altro nome. La causa prima è sempre la medesima, l'energia ha sempre la stessa origine; essa, pel tramite degli elettroni, proviene dall'etere semplice originario e passa alla materia che non è che etere organizzato.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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