L'atomo adunque si può considerare quasi come un vero organo vitale, poichè l'energia di cui è dotato non è una dotazione fissa, una scorta originaria, indipendente ed isolata, come generalmente si tende a credere e come sembrerebbe sottinteso nel significato racchiuso nelle parole di Tyndall sopracitate, ma bensì un'emanazione dell'energia universale diffusa negli spazi. Ecco perchè la parola inerzia che suppone la materia passiva, che può dare o ricevere l'energia dall'esterno, senza alcuna perdita, non ha, oltre l'atomo, il suo significato ordinario; per questo è necessario procedere oltre, al di là della materia propriamente detta, per tentare di comprenderne il meccanismo nei suoi rapporti coll'etere libero.
Al termine inerzia si collega il termine massa, anzi i due termini si equivalgono. Alla massa corrisponde il movimento.
Questi due termini massa e movimento, già sappiamo che non possono essere considerati separatamente, poichè invano possiamo immaginare il movimento senza qualche cosa che si muova e quindi senza una corrispondente massa.
D'altra parte, la massa che possiamo concepire quando sia rappresentata da un aggregato materiale o almeno da una particella sia pure estremamente piccola, ma pure sempre ponderabile, perderebbe ogni consistenza reale, con la divisione spinta all'infinito, se questa fosse ammissibile.
E rimasta celebre a tale riguardo la controversia sorta fra i campioni della teoria chiamata corpuscolare e la teoria dinamica25.
La teoria corpusculare, che aveva con sè la maggioranza dei fisici, ammetteva nella materia un substrato reale, ponderabile, indipendente dalla forza, mentre i fautori della teoria dinamica, quali il Boscovich, l'Ampère ed il Faraday, sostenevano che le particelle materiali dovevano considerarsi dei puri centri o sfere di forza.
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Tyndall Boscovich Ampère Faraday
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