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      Perciò si potrà spingere il calcolo e le indagini oltre l'analisi più minuta e trascendente, ove si crede di poter raggiungere e svelare l'elettricità nella sua essenza intima, non si troverà che massa e movimento, ovunque e sempre.
     
     
      PARTE TERZAL'Universo - Ipotesi cosmogoniche.
     
      CAPITOLO I.
      Dell'Universo e della sua energia.
      Ipotesi cosmogoniche e solari.
     
      L'Helmholtz diceva26: Il primo assioma per gl'investigatori della natura, deve essere che la natura sia per noi intelligibile, altrimenti sarebbe follia di tentarne lo studio.
      Partendo da tale assioma sul quale veramente si potrebbe fare qualche riserva, lo Snider27 esce in queste conclusioni:
      Se il cosmos del quale siamo parte, è infinito, esso riuscirebbe inintelligibile, poichè l'infinito sfugge alla nostra intelligenza. Se è infinito in estensione, infinito in volume, esso conterrebbe forze infinite, attraentisi per spazi infiniti, e che muovono gli oggetti con velocità infinita. Se le sue parti sono infinitamente divise, la combinazione di queste parti sarebbe infinita in varietà ed in azione. Per quanto sappiamo, nulla vi è nei fenomeni naturali che suggerisca una simile conclusione. La natura è semplice e perciò facile a capirsi (?). Perchè l'Universo è immensamente vasto non ne viene implicitamente che esso sia infinitamente vasto. Perchè esso risulta composto di un numero immensamente grande di soli non ne scaturisce implicitamente che questo numero sia innumerabile. Se esso è limitato in estensione o in volume, l'intelligenza umana troverà bene un mezzo per misurarlo e pesarlo.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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