Secondo il Newcomb (Young, p. 289) se il Sole mantenesse costantemente la sua attuale radiazione, in circa 5 milioni d'anni si ridurrebbe alla metà del diametro attuale, diventando per conseguenza otto volte più denso.
Data la densità media del Sole, che è quasi una volta e mezza quella dell'acqua, è lecito dubitare che in tutta la sua massa sia veramente gazoso, ma, sia comunque, mi pare che sul merito di questa ipotesi, si possa venire alla seguente conclusione:
Supposto che tutta la massa solare sia omogenea, cioè senza differenza alcuna fra il centro e la superficie e che sia quindi tutta intera la massa della densità media di 1,40 (essendo l'acqua distillata pari a 1), mi sembrerebbe già inutile preoccuparsi per stabilire in quale stato si trovi il globo solare e se possa essere interamente gazoso, come domanderebbe l'ipotesi di Helmholtz. Supponiamo pure che in quelle condizioni speciali la massa, sebbene così densa, si trovi in uno stato paragonabile al gazoso e che l'alto grado di densità dipenda dalla forte compressione. Non si potrebbe mettere in dubbio però, che questo gas affatto speciale, se tale si vuol chiamare, dovrebbe trovarsi con le molecole tanto ravvicinate da risultarne una densità superiore a quella dell'acqua, ciò che vuol dire che si tratterebbe di una sostanza probabilmente non più oltre compressibile, mentre l'ipotesi deve ammettere che lo sviluppo di energia si debba ad un graduale addensamento, con sensibile diminuzione di volume.
La densità media da noi supposta per l'intera massa solare non si può naturalmente ammettere; il Sole all'esterno è indubbiamente gazoso e deve essere di una densità assai minore della media, mentre verso il centro dovrà essere, in conseguenza della grande pressione, di una densità molto superiore, avendo quindi una densità più volte quella dell'acqua, perciò credo che si possa senz'altro ritenere che il Sole nella sua porzione centrale sia già liquido.
| |
Newcomb Young Sole Sole Helmholtz Sole Sole
|