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      È un concetto geniale che potrebbe spiegare la possibile genesi delle nebulose dalla loro origine fino alla loro fine, nel grande processo di evoluzione dell'universo.
      È elegante anche l'idea che fra la materia respinta dalla irradiazione e quella restituita dalle meteoriti, vi sia un continuo scambio ed un rimescolio di materiale fra tutti i corpi dell'universo, risultandone una unità di struttura e di composizione che in origine non poteva esistere.
      Non parlo dello scambio di spore e germi vitali dispensatori di vita fra sistema e sistema, sempre per virtù della forza ripulsiva dei raggi e di cui non ho fatto cenno nel mio breve riassunto; è un'idea sui cui l'Arrhenius si sofferma con predilezione: essa non entra nel programma del mio libro.
      Un'altra deduzione potrebbe trarsi dall'ipotesi dell'Arrhenius, a cui egli non fa cenno: lo scambio di materia fra le stelle, per quanto di estrema lentezza, avrebbe, oltre all'ufficio di recare un equilibrio nella qualità del materiale delle stesse, anche nella quantità del materiale medesimo, poichè se vi sono stelle come il Sole che guadagnano più che non perdano, altre maggiori perderebbero più che non guadagnino, così le stelle minori tenderebbero lentamente ad aumentare e le maggiori a diminuire.
      Non bisogna dimenticare però che la parte maggiore del materiale respinto dalle irradiazioni andrebbe ad accumularsi nelle nebulose, così nel complesso le stelle subirebbero una effettiva diminuzione.
      Accettato il principio dell'ipotesi dell'Arrhenius e supposto che avesse una reale importanza per l'economia dell'Universo, credo si possano fare varie obiezioni.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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