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      Così il principio dell'Entropia non può essere applicata all'Universo.
     
     
      CAPITOLO VI.
      Del Sole.
     
      Dal breve riassunto fatto delle principali ipotesi cosmogoniche, si può vedere che il problema dell'energia solare rimane sempre un enigma.
      Il Sole perde incessantemente calore ed energia in tale quantità che nessuno dei processi conosciuti o immaginati, meccanici o chimici, può valere a riparare, e si dovrebbe necessariamente concludere che l'astro sia destinato ad estinguersi in un periodo relativamente assai breve.
      D'altra parte la geologia ci offre la prova che i periodi passati del nostro pianeta, il quale ritrae l'elemento vitale dal Sole, devono essere stati così lunghi, che qualunque calcolo di durata di vita, basato esclusivamente sulla supposta dotazione di energia proveniente dalla ipotetica nebulosa del nostro sistema planetario, riuscirebbe inadeguato.
      Se il Sole fosse stato destinato a vivere solamente dell'energia propria, dovrebbe già essere da lungo tempo estinto, o dovrebbe almeno mostrare segni evidenti di un rapido esaurimento, mentre invece le varie lunghissime epoche geologiche a mala pena accennano forse ad una leggera diminuzione della temperatura solare.
      Più avanti vedremo in qual modo si potrà spiegare l'origine dell'attività solare; intanto sarà utile farci un'idea il più possibile chiara della costituzione del nostro astro e dei grandiosi fenomeni che caratterizzano la sua prodigiosa attività.
      Per il Sole e per le stelle vi ha il mezzo, mediante la formula detta di Wien, di calcolare la loro temperatura, valendosi degli spettri rispettivi.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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