Ogni linea dello spettro, come si sa, corrisponde ad un'onda speciale, di cui si conosce la relativa lunghezza: è noto anche che dal rosso al violetto, la lunghezza d'onda va diminuendo mentre aumenta il numero di tali onde nell'unità di tempo.
La più elevata temperatura, cioè il massimo potere calorifero delle irradiazioni solari, corrisponde al giallo verdastro47, cioè ad una lunghezza d'onda di millimetri 0.00055.
Con la formula di Wien, dividendo la costante 2,89 per la lunghezza d'onda che si vuol calcolare e quindi nel nostro caso 2.89/0.00055 si ottiene la temperatura in gradi centesimali assoluti di 5255, partendo cioè dallo 0° assoluto, che è 273° cent. sotto lo 0° normale.
La superficie irradiante del Sole avrebbe quindi una temperatura di 5000° gradi, temperatura che deve essere aumentata fino a 600°48 gradi, tenuto conto del potere assorbente dell'atmosfera solare e dell'atmosfera terrestre.
Questi calcoli, come si vede, riducono la temperatura del Sole a proporzioni relativamente modeste, ma si tenga conto però che tale temperatura riguarda la superficie radiante esterna, mentre nell'interno la temperatura deve ritenersi molto maggiore, forse di centinaia di migliaia di gradi.
Collo stesso processo, la temperatura della superficie delle stelle bianche, come Sirio e Vega, verrebbe calcolata di circa 1000° superiore; di qualche altra stella della categoria delle stelle rosse, la temperatura verrebbe calcolata anche di 2500 gradi inferiore a quella del Sole.
La superficie del Sole non è unita, ma è costituita da granulazioni che esaminate attentamente non sono che nubi incandescenti analoghe alle nubi terrestri, determinate da correnti gazose ascendenti di fuliggine e di vapori metallici condensati.
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Wien Sole Sole Sirio Vega Sole Sole
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