Ora si può chiedersi, dove abbia origine la sorgente calorifica che sembra emanare dal centro del Sole e che nessuna ipotesi potè finora spiegare: la quantità di calore generato da tale sorgente deve essere ben grande se è capace di determinare quei sconvolgimenti e quei getti che sono indizio di un enorme eccesso di temperatura.
Nessuna ipotesi ha potuto spiegarlo e forse a ciò si presta meno delle altre, l'ipotesi dell'Helmoltz, pur essendo la più accreditata.
Infatti se la temperatura del Sole fosse dovuta al graduale costipamento dei materiali gazosi, sembrerebbe logico che debba trattarsi d'un processo lento e tranquillo, per modo che lo sviluppo di calore dovuto alla condensazione fosse equiparato al bisogno, cioè alla perdita per raffreddamento. Il fenomeno dovrebbe manifestarsi verso le parti meno centrali del Sole, dove vi sono i gas meno densi e più compressibili, escluso il nucleo non più compressibile.
I fenomeni solari si manifestano invece con tale violenza che non possono spiegarsi altrimenti che con un eccesso enorme di energia dovuto a qualche causa interna inesauribile, incessante, che sconvolge l'intera massa solare.
Da questo punto di vista l'ipotesi meteorica del Mayer darebbe almeno una spiegazione meccanicamente soddisfacente delle grandiose manifestazioni dell'energia solare, quando si supponga che abbia luogo la caduta di bolidi con la velocità di 600 chilometri per secondo. Questi, immergendosi nelle profondità solari, porterebbero il loro contributo di energia precisamente nel più interno, da cui vengono lanciati con tanta violenza i materiali delle protuberanze.
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