Dal movimento di tali piccoli sistemi deve aver origine la forza che vien detta elettro-magnetica, costituente la dotazione dell'elettrone.
Eccoci adunque giunti finalmente all'estrema suddivisione della materia, all'ultima particella per cui si giunge all'essenza stessa del vero etere libero degli spazi. Piccoli vortici di questo etere, costituenti veri organi elettrici, mantenuti in movimento, in intimo rapporto ed in continuo scambio di energia coll'esterno, costituirebbero gli elettroni, i quali possono considerarsi il primo gradino di passaggio fra l'etere libero e la materia propriamente detta, poichè dall'elettrone hanno origine gli atomi della chimica e successivamente le molecole dei corpi.
L'energia, che sembra costituire l'intima dotazione della materia, viene adunque sempre dall'esterno, dall'oceano etereo degli spazi, anche se si ha creduto colla scoperta degli elettroni e della radioattività di scorgere nel fondo della materia stessa una sorgente per così dire inesauribile ed alla portata delle nostre esperienze.
Essa è una dotazione fissa ed intangibile, dalla quale la materia trae le sue origini e che per le manifestazioni dei vari fenomeni, deve essere incessantemente alimentata dal di fuori, dall'etere libero, col quale la materia stessa forma un tutto indissolubile ed è in costanti rapporti.
La materia, entro certi limiti, deve quindi partecipare a tutte le vibrazioni dell'etere, le quali vibrazioni possono in tal modo propagarsi non solo entro gli spazi molecolari, ma anche fra etere e materia e fra materia ed etere.
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