Perciò i globi che noi vediamo non sarebbero i vari pianeti, ma le loro atmosfere, che darebbero ai pianeti stessi una apparenza di grandezza superiore alla reale.
Con ciò si spiega la loro tenue densità come risulta dai calcoli in rapporto al diametro apparente, dovuto al denso ed alto strato gazoso o nebuloso da cui sono avvolti, ciò al contrario dei pianeti minori che lasciano realmente vedere e misurare la superficie ed il diametro del globo solido. Così Giove e Saturno, sotto l'involucro gazoso che ne aumenta a dismisura il loro diametro apparente, possiamo immaginarli di una densità elevata al pari dei pianeti minori e di dimensioni per conseguenza notevolmente ridotte, ma tali però da poter conservarsi forse indefinitamente caldi e luminosi.
Ma probabilmente non è necessaria una massa come quella di Giove di oltre 300 volte quella della Terra o 32 come quella di Saturno, perchè l'etere vi mantenga una temperatura elevata, ma potrà bastare molto probabilmente una massa di sole 16 o 14 volte come quella di Nettuno o di Urano perchè i pianeti si mantengano caldi anche alla superficie.
Ciò sembra naturale solo che si considerino le condizioni del nostro pianeta, che è appena ricoperto da una sottile crosta solida. Non sarebbe necessario che la superficie fosse a temperatura molto elevata, ma basterebbe che essa fosse a qualche centinaio di gradi perchè tutta l'acqua dei mari o accumulata nel sottosuolo e nello spessore della crosta solida, si trovasse confinata nelle alte regioni dell'atmosfera allo stato di vapore o di nube e in tale stato tutta intera la superficie della Terra sarebbe velata in modo da assumere, per un osservatore che si trovasse in uno degli altri pianeti, un'apparenza simile ai pianeti maggiori, con un diametro apparente sensibilmente maggiore dell'attuale e con una densità media conseguentemente minore dell'attuale.
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