Il calore, la luce, il magnetismo, l'elettricitą, l'attrazione e insomma tutte le forme sotto cui si manifesta l'energia, non sono che un derivato della forza innata di questo fluido universale, trasformata dagli attriti e dalle azioni molteplici che promuove entro agli aggregati materiali.
Ma l'etere č anche il serbatoio che assorbe e immagazzina l'energia che si disperde dai corpi, sotto forma di irradiazioni diverse, calorifere, luminose, ecc.
Le irradiazioni che emanano dagli astri, le quali, come sappiamo, non sono che forme speciali delle vibrazioni dello stesso etere, propagandosi negli spazī per lunghissimi percorsi, come č il caso della luce e del calore irradiato, perdendo della loro forza e della loro caratteristica, si confondono e si trasformano nell'unica generale vibrazione, che puņ dirsi fondamentale, da cui č invaso l'infinito e che puņ dirsi a ragione vibrazione o irradiazione di energia.
L'energia, sotto qualunque forma si voglia considerare, non esiste per sč, ma č sempre rappresentata da una massa in movimento, la quale massa puņ essere rappresentata tanto dalla particella materiale, quanto dalle particelle dell'etere.
L'irradiazione o la dispersione di energia della materia non puņ essere adunque che un passaggio di movimento dalla materia all'etere degli spazī, senza alcuna perdita o distruzione.
Si puņ affermare adunque che tutto il calore irradiato, tutte le energie perdute dal Sole e dalle stelle vengono interamente assorbite e raccolte per essere riutilizzate.
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Sole
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