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      Due moti vibratori che si propagano lungo la medesima linea, secondo che le loro fasi vibratorie sono in discordanza od in concordanza, possono tanto elidersi che sommarsi. Così, nel caso del suono, si può avere un aumento o anche la cessazione di ogni suono. Tali fenomeni, detti interferenze, si possono verificare anche coi raggi caloriferi e luminosi, ottenendo l'aumento del calore e della luce o anche il freddo e l'oscuro.
      L'esempio delle vibrazioni luminose e calorifere si presta pel caso nostro, trattandosi che anche tali fenomeni sono dovuti a vibrazioni particolari dello stesso agente: l'etere.
      Anche l'etere negli spazi è tutto agitato da vibrazioni in tutti i sensi e che s'incontrano e s'intrecciano. Perchè non possono formarsi dei nodi nei quali le varie vibrazioni si elidano, avvenendo come dei ristagni delle particelle eteree? O pure, perchè non possono verificarsi dei fenomeni paragonabili alle interferenze, avvenendo in dati centri dei rinforzi con ingorghi e accumulamenti d'etere ed in altri delle depressioni e dei diradamenti?
      Dall'esistenza di questi nodi negli spazi, di questi nuclei di concentrazione, potrebbe dipendere la formazione delle nebulose, la cui posizione sarebbe influenzata, anzi provocata dalla posizione di altri nodi consimili, centri di altre nebulose forse già da lungo periodo trasformate in istelle.
      Come vi ha una certa legge fissa sulla lunghezza delle onde sonore, luminose, calorifere, da cui dipende il fenomeno delle interferenze, dovrebbe esistere una legge per la vibrazione dell'etere negli spazi e perciò, ogni stella, ogni nebulosa che sembrano come gettate a caso, potrebbero avere la loro ragione di essere, poichè segnerebbero altrettanti centri di questa specie di interferenze che unirebbero in legame armonico la compagine dell'Universo.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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