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      Abbiamo veduto come dall'aggruppamento degli elettroni abbia origine l'atomo della chimica e con l'aggruppamento degli atomi vengano costituite le molecole dei corpi e di tutti gli infiniti composti.
      Con le molecole, che sono circuiti saturi, cesserebbe il predominio delle forze elettriche per agire esclusivamente la semplice attrazione, che si manifesta colla coesione molecolare e colla gravitazione.
      Del resto, si chiami attrazione o prenda il nome di elettricità, la forza che tiene unita la compagine della materia è sempre la stessa, cioè essa è sempre ed in ogni caso la spinta dell'etere, dipendente dall'urto delle sue particelle, che pure nella loro estrema piccolezza in causa della loro enorme velocità e pel numero incalcolabile degli urti, rappresentano una somma immensa di energia che dall'esterno domina interamente la compagine della materia.
      Nella nostra ipotesi abbiamo ammesso che le nebulose siano sede di una lenta evoluzione dell'etere in materia, rimanendo libera una grande quantità di energia per la minor velocità che devono assumere le particelle nel prendere la veste della materia.
      Bisogna però intender bene in qual modo avvenga lo svolgimento dell'energia.
      L'energia non può andare in alcun modo perduta o menomata: se una particella ha perduto una parte dell'energia vuol dire che essa ha diminuito la sua velocità che fu ceduta ad altre particelle, le quali per conseguenza hanno assunto una maggior velocità di vibrazione. Solo in questo modo può concepirsi un trapasso di energia dall'uno all'altro corpo, sotto qualunque forma sia rappresentata tale energia.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268