La fig. 13 rappresenta una caldaia a vapore a focolare interno. La linea ab della griglia corrisponderebbe all'asse di rotazione della Terra, la linea mediana cd corrisponderebbe all'equatore. Il focolaio N da cui emana il calore corrisponde al nucleo terrestre. Le frecce indicano le correnti calde che salgono dal centro e le correnti fredde che discendono lungo le pareti.
Il liquido terrestre subirà una specie di schiumatura; i metalli più densi si concentreranno in un nucleo centrale di forma lenticolare o piuttosto come due coni appoggiati per la base in corrispondenza all'equatore; gli spazi fra la superficie dei coni e la superficie esterna della sfera saranno occupati dai materiali in circolazione, costituiti cioè dalle scorie, dalle schiume e dai materiali meno densi. Avremo insomma propriamente le lave dei nostri vulcani terrestri, coi loro caratteri specifici di composizione e struttura secondo le epoche geologiche, e variabili pure da regione a regione della Terra e da vulcano a vulcano.
Avremo così la spiegazione razionale dell'origine del nucleo terrestre di alta densità, ammesso necessariamente per spiegare la forte densità media della Terra in confronto del peso specifico medio dei materiali che concorrono a formare la corteccia terrestre.
Dato il peso specifico medio terrestre di 5,50, se il nucleo risultasse di metallo puro, ammettendo per questo il peso specifico di 7,75 del ferro, rappresenterebbe il 57% del volume del pianeta e l'80% del peso, mentre il magma lavico, ammesso del peso specifico del 2,50, rappresenterebbe il 43% del volume del pianeta ed il 20% del suo peso.
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