L'influenza di questa spinta dominante, dall'equatore ai poli, si dovrebbe cercare nella conformazione e nella disposizione delle terre emerse, dei continenti e delle loro propaggini peninsulari e delle isole: ma in generale non bisogna dare soverchia importanza alla conformazione delle parti asciutte del globo, come saltano all'occhio nell'esaminare una carta geografica, poichè non di rado il passaggio dal mare alla terra emersa dipende dalle differenze impercettibili di pochi metri. Inoltre non si deve dimenticare che vaste estensioni di continenti sono il risultato delle alluvioni dei fiumi e quindi di un lavoro posteriore. Ciò che vale come criterio è il crinale delle catene e queste sole indicano veramente la direzione della spinta da cui furono determinate.
Salvo adunque poche eccezioni, le principali catene di montagne indicano come abbia dominato la spinta nella direzione da sud a nord, alla quale è dovuta non solo la conformazione in generale dei gruppi montuosi, ma il corso stesso dei principali fiumi.
Intervennero poi gli agenti atmosferici, dei quali si ha in generale tendenza ad esagerare l'importanza sull'orografia alpina.
L'azione delle acque e specialmente dei ghiacciai ebbe certamente una parte importantissima sull'attuale conformazione delle montagne, ma non tanto però forse quanto ordinariamente si crede.
L'idea, per esempio, che le valli fossero in gran parte il prodotto delle erosioni trovava la sua ragione nella vecchia teoria dei sollevamenti, con la quale doveva ritenersi che in origine le grandi regioni alpine non fossero che vasti altipiani e larghissimi dorsi, solcati e incisi poi in seguito dal lavorìo delle acque.
| |
|