Invece tutto lungo l'equatore, dove il magma, in causa della corrente ascendente, era più caldo, il pianeta doveva presentare una larga zona colla superficie libera da scorie galleggianti, e ciò avrà potuto mantenersi per lungo tempo, nel mentre sulle due calotte solide, ormai abbastanza spesse da isolare dall'eccessivo calore sottostante, avranno potuto condensarsi le pioggie e realizzarsi le condizioni volute per lo svolgimento degli organismi animali e vegetali.
In tal modo possiamo immaginare i primi periodi geologici terrestri in pieno sviluppo, quando la Terra non era ancora totalmente solidificata, ma ancora liquida verso l'equatore e quando la corteccia non ancora compatta doveva presentare l'aspetto di un gigantesco mosaico di isole e di grandi continenti galleggianti, addossati gli uni agli altri, non bene saldati fra di loro.
In queste condizioni l'acqua dei mari non ancora poteva raccogliersi tutta alla superficie, poichè veniva rapidamente evaporata dalle parti più calde e ancora scoperte del pianeta. Il cielo era costantemente velato di nubi e pioggie violente e continue dovevano alimentare vasti corsi d'acqua carichi di alluvioni, e immense paludi nelle quali si sviluppava la vegetazione carbonifera.
Tali possono immaginarsi le condizioni che con una grande uniformità dovevano ripetersi su di una larga zona tutto attorno parallelamente all'equatore, condizioni straordinariamente favorevoli per una ricca lussureggiante vegetazione palustre, indipendente, si può dire, da ogni influenza di clima e di stagione.
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Terra
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