Tutti i rilievi dell'Asia sembrano dipendenti dal pilastro di resistenza che si troverebbe nella Siberia settentrionale, fra i fiumi Lena e Jenissei. Anzi, le catene della Mongolia, della Cina e della Siberia orientale, convergendo verso tale pilastro di resistenza, hanno subėto una rotazione simultanea, deviando dal giusto orientamento e ciō perchč la resistenza era gradatamente decrescente verso lo Stretto di Bering in modo da determinare una rotazione generale di quasi 45°.
Il grande increspamento rappresentato dall'Imalaia ha determinato ad occidente verso l'Afganistan e ad oriente nella regione fra il Tibet, la Cina e la Birmania, un caratteristico corrugamento parallelo che presenta molta analogia colle rughe della fronte umana, per lo scorrimento della pelle sopra la superficie delle ossa frontali. Trattasi probabilmente di tutta una serie di stratificazioni di limitato spessore ed allo stato forse ancora plastico, obbligate a scorrere sopra un piano fondamentale di rocce antiche probabilmente scistose.
Esaminando poi la catena degli Urali, la quale cosė marcatamente deroga alla legge dell'orientamento delle catene montuose, poichč essa č precisamente diretta secondo un meridiano terrestre, si potrebbe spiegarne l'origine come il prodotto di spinte di fianco, indicate nella carta dalle piccole freccie normali alla catena, causate dal restringimento che risentono le aree in movimento dirette verso il Polo. Basta considerare che un grado terrestre che č paragonato ad un fuso, all'equatore č di 60 miglia, mentre al Polo si riduce a 0.
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