Un tale fenomeno, a cui forse l'uomo, l'ultimo venuto fra gli esseri della creazione, non fu ancora testimonio, deve in passato essersi ripetuto con qualche frequenza.
Brani della crosta solida, vasti come continenti, saranno stati frantumati, inghiottiti, dispersi: certe isole, come la Sicilia, o certi arcipelaghi, come l'arcipelago della Sonda, mal connessi e frequentemente tormentati da vulcani e terremoti, devono essere residui di tale cataclisma.
Larghi tratti del magma lavico, veri oceani di fuoco, saranno rimasti scoperti, e si può facilmente immaginare quale influenza abbiano esercitato sul clima terrestre. Le acque dei mari richiamate verso tali depressioni infuocate dovevano essere violentemente evaporizzate, offuscando di una densa massa di vapori tutta l'atmosfera.
Qui appunto si potrebbe trovare finalmente la vera spiegazione del tanto dibattuto problema dell'epoca glaciale e dell'epoca diluviale.
Al grandioso fenomeno dei ghiacciai che coprirono tanta estensione dei continenti, devono aver concorso due fattori: la maggior altezza delle montagne ed il clima straordinariamente umido.
Di tale problema ho avuto campo in alcuni miei scritti57 di occuparmi, sostenendo la tesi orografica e cioè che la causa dell'epoca glaciale doveva dipendere dalla maggiore altezza delle montagne.
Effettivamente, se consideriamo una zona relativamente ristretta come la catena delle Alpi, data la maggior altezza che tale catena doveva avere indubbiamente all'origine, essendo stata per così dire demolita dall'azione dei ghiacciai e degli agenti atmosferici, è certo che il problema glaciale potrebbe almeno in gran parte spiegarsi, poichè in conseguenza della maggior altezza delle montagne anche la precipitazione acquea doveva essere maggiore; così il problema, per le Alpi, è essenzialmente orografico.
| |
Sicilia Sonda Alpi Alpi
|