Tale conclusione porta anche a dover ammettere una circolazione continua di vapori caldissimi che si svolgono dalla massa profonda dell'astro, per diffondersi nelle regioni superiori dell'atmosfera, dove, ricondensandosi in liquido, ritornano al nucleo in circolo continuo, che deve interessare tutta la massa del Sole ed ogni regione della fotosfera, a cui deve portare alimento un sistema di correnti regolari e costanti, come appunto spiega la nostra teoria.
Anche le macchie solari offrirebbero una prova dell'esistenza di un nucleo. È dimostrato che esse non sono pure accidentalità della superficie, ma sono certamente determinate da sconvolgimenti che interessano le parti più interne dell'astro.
Le macchie conservano una certa stabilità sulla superficie, tanto che servirono come punti di riferimento per misurare la velocità di rotazione del Sole.
Ora si è constatato il fatto curioso che il Sole ruotando intorno al proprio asse, non mantiene, come è il caso della Terra che è un globo esternamente solido, la medesima velocità angolare su tutti i punti della superficie, ma tale velocità decresce dall'equatore procedendo verso i poli, essendosi riscontrata una differenza di quasi tre giorni fra il tempo calcolato per l'intera rotazione solare, che è di giorni 25.187 all'equatore, e di giorni 27.926 alla latitudine solare di 47 gradi. Al di là di tale latitudine, tanto a destra quanto a sinistra, fino ai poli, il fenomeno delle macchie manca affatto58.
Anche questa diversa velocità di rotazione della superficie solare che decresce dall'equatore ai poli deve dipendere da cause interne, ed io credo che la nostra tesi ci aiuterà a spiegarne la causa.
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