Il globo interno, velato ai nostri sguardi, di un diametro notevolmente minore e per conseguenza molto più denso della media, dovrebbe trovarsi in condizioni analoghe a quelle della Terra, quando era calda e liquida alla superficie e coperta da un'atmosfera di molto maggiore spessore, contenendo tutta l'acqua dei mari allo stato di vapori e di nubi. Anche la Terra in tali condizioni, vista dal di fuori, doveva presentare un diametro maggiore dell'attuale e per conseguenza una densità molto minore dell'attuale che è di 5,5062.
Ma Giove presenta una particolarità, per la quale mostra una analogia col Sole.
Esso gira intorno al proprio asse con una velocità fortissima, impiegando soltanto 10 ore circa a compiere una rotazione; in tal modo, un punto dell'equatore di Giove si sposta con una velocità di 12.450 metri per secondo, pari a circa 26 volte la velocità dell'equatore terrestre63.
Per tale forte rotazione la forza centrifuga deve essere molto sensibile e infatti Giove presenta un forte schiacciamento ai poli; venne calcolato che la gravità dell'equatore sia di 1/12 inferiore alla gravità ai poli.
Ma la velocità di rotazione di Giove non è uniforme su tutta la sua superficie, decrescendo in modo analogo al Sole dall'equatore ai poli.
La velocità misurata all'equatore corrisponde a 9h50m per una intera rotazione, mentre al 25° grado di latitudine essa è minore corrispondendo a 9h55m. Adunque la latitudine di 25° impiega 5 minuti di più a compiere un giro, e tale differenza suggerisce al Flammarion la strana idea che sull'equatore di Giove abbia a soffiare costantemente un vento violento di 400 chilometri all'ora, come se il movimento dell'atmosfera di nubi fosse indipendente dal movimento del pianeta sottostante.
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