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      Anche in Giove, come nel Sole, le emanazioni gazose dei liquidi più volatili, giunte in alto, dovranno diffondersi per l'atmosfera determinando una continua pioggia dei liquidi che andranno ad ingrossare le correnti superficiali dirette ai poli, per penetrare ancora nell'interno del pianeta e svolgersi di nuovo allo stato di gas dalle zone equatoriali.
      Giove adunque sarebbe un piccolo Sole, poichè dovrebbe avere la sua atmosfera infuocata di vapori metallici e di gas incandescenti; soltanto non essendo luminoso e non presentando il fenomeno delle protuberanze, si dovrebbe concludere che l'attività di Giove sia di proporzioni molto più modeste e ad una temperatura molto più bassa del Sole. Nel Sole certi composti, come l'acqua, per l'eccesso di temperatura non possono sussistere, trovandosi gli elementi costituenti allo stato di dissociazione. In Giove invece la gran quantità di vapore acqueo potrà trovarsi nella parte superiore dell'atmosfera, quasi galleggiante al disopra degli strati più densi dei vapori metallici infuocati, velando completamente col grande spessore ogni fenomeno dell'attività sottostante.
      Ciò che abbiamo detto di Giove vale anche per Saturno, il secondo pianeta dopo Giove per ordine di grandezza del nostro sistema. Esso, oltre che pel suo caratteristico anello, si distingue per essere il più leggero pianeta, non avendo che una densità media di 0,73, e certamente tale leggerezza deve dipendere dal maggiore spessore dell'atmosfera.
      Esso compie una rotazione in circa 10½ ore, ma tale velocità decresce dall'equatore ai poli, il che si potrà spiegare nello stesso modo che per Giove.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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