Oggidì i moti degli assi principali d'inerzia sono minimi, perchè la Terra ha una rigidità comparabile a quella dell'acciaio (la teoria della precessione degli equinozi è fatta sull'ipotesi d'una terra assolutamente rigida e risponde appieno alle osservazioni); i fenomeni geodinamici interessano regioni estremamente prossime alla superficie. Le nutazioni degli assi d'inerzia nei tempi d'una Geologia arcaica sono e resteranno eternamente ignote agli uomini, i quali dovranno convincersi essere vano congetturare in Geologia arcaica.
Anche nel Sole la spaventevole pressione deve rendere la materia in uno stato di rigidità, che la nostra Fisica non sa immaginare, ma che è giustificato dalla permanenza degli assi d'inerzia.
Quanto noi scorgiamo nel Sole, macchie, facole, prominenze quiescenti, prominenze eruttive, tutto ciò deve interessare un minimo strato superficiale: cosa mai sarà stato nella Eliologia arcaica gli uomini nè sanno nè sapranno mai.
Rispostaalle obbiezioni del geologo e dell'astronomo.
Nel mio studio non ho nè anche nominato Laplace e la sua ipotesi; per conto mio anzi tale ipotesi manca di base scientifica, poichè non è ammissibile che i pianeti possano aver avuto origine da anelli di materia staccatisi dal nucleo solare per forza centrifuga.
L'ammissione che la Terra sia o fosse una sfera liquida non implica affatto che si riconosca e si accetti tale ipotesi.
Che la Terra fosse in origine un globo liquido lo si ammise sempre anche prima di Laplace, e l'ipotesi stessa di Chamberlain, non del tutto nuova del resto, che ammette che la Terra, come tutti i pianeti, il Sole e le stelle, abbiano avuto origine per la caduta continua di meteore, giunge in fine allo stesso risultato di un globo liquido per l'alta temperatura prodotta dalla precipitazione delle meteore.
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