Lasciamo dunque da parte tali ipotesi: nessuno ha mai dubitato che la Terra sia stata, almeno in passato, un globo liquido, ciò indipendentemente dalle sue origini.
Ora si vorrebbe considerarla interamente solida, anzi rigida come l'acciaio, ma perciò bisogna accontentarsi dei risultati di una semplice formula matematica, forse dai termini arbitrari, chiudendo gli occhi ad una quantità di fenomeni e di indizi che dimostrano tutto il contrario.
Si obbietta che se la Terra è liquida nel suo interno, si tratta di una materia di grande densità; ma ciò è contradetto dalla fluidità delle lave che sgorgano dai nostri vulcani, le quali infine non rappresentano che saggi del magma terrestre, come trovasi immediatamente sotto la crosta solida.
Un nucleo molto pesante esiste senza alcun dubbio e la mia ipotesi spiega perfettamente la sua formazione. L'ammettere che tale nucleo possa essere, oltrechè rigido, anche freddo, è semplicemente assurdo, visto che si trova tutto involto di materiale rovente. Ma d'altra parte, se non si ammettesse la temperatura fredda non si saprebbe come sostenere la rigidità dell'acciaio e in tal caso mancherebbe la base del calcolo della precessione degli equinozi.
Nessuno può mettere in dubbio che la Terra sia caldissima nel suo interno e che possa per conseguenza trovarsi allo stato liquido: come dice l'autorevole astronomo, possono esservi condizioni tali che la nostra Fisica non può immaginare. Ad ogni modo, se i calcoli della precessione degli equinozi vengono indirettamente a comprovare la rigidità del nucleo, si ha un indizio prezioso del modo di comportarsi di un liquido caldissimo, di alta densità, probabilmente metallico, sottoposto alla pressione di centinaia di migliaia, anzi di milioni di atmosfere, ciò che le nostre esperienze di laboratorio non saranno mai in grado di provare.
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