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      Vi sono rappresentate adunque tre epoche geologiche e cioè: la parte più giovane dell'epoca Paleozoica, tutta intera la Serie Secondaria e gran parte dei terreni terziari. Tutto compreso, si tratta di una pila di stratificazioni regolari che può calcolarsi complessivamente di una potenza probabilmente superiore ai 5000 metri: ha per sottostruttura il micascisto, il quale forma la base del grandioso edificio.
      Tutta questa massa di stratificazioni, che ha richiesto certamente molti milioni di anni per formarsi, ha incominciato a deporsi durante l'epoca detta Terziaria sopra il micascisto, il quale si trovava in parte sotto il livello del mare ed in parte emerso a fior d'acqua. Erano bassifondi sbattuti dalle onde di un estuario marino, nel quale affluivano corsi d'acqua provenienti dalle alture, costituite, si può dire, interamente di micascisto, dai cui detriti ebbe origine il primo deposito permiano, formato di arenarie grossolane e di conglomerati di limitata potenza, detti di trasgressione per essere in evidente discordanza col micascisto, sul quale appoggiano.
      Si aveva adunque in origine una zona in parte emersa ed in parte sommersa; dato che è assurdo l'ammettere che il livello del mare si alzasse, conviene allora riconoscere che il fondo marino si sia lentamente sprofondato per più migliaia di metri, poichè già durante lo stesso Permiano e poi successivamente durante il Trias inferiore, come indicano i suoi calcari, il mare doveva già aver raggiunto una notevole profondità. Questa, successivamente, dovette sempre aumentare durante tutto il lungo periodo triasico, nel quale è compresa la Dolomia Principale, che da sola supera i mille metri di potenza.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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