Così sotto pressioni tanto elevate da superare la resistenza di qualsiasi compagine interna dei minerali ed alla temperatura di più centinaia di gradi, i terreni sedimentari argillosi silicei, nel lento corso delle età geologiche, hanno potuto trasformarsi nelle rocce cristalline, generalmente scistose, le quali ordinariamente costituiscono le fondamenta dei terreni sedimentari. In tali condizioni di pressione e di temperatura, lo stesso granito può aver acquistata una scistosità, per cui si vorrebbe da taluno spiegare l'origine del gneiss.
Evidentemente, con tali modificazioni così profonde subìte dalle stratificazioni sedimentari, ogni traccia di fossile dovrebbe essere scomparsa e perciò la mancanza di ogni vestigio di organismi nei terreni così detti azoici non può essere una prova che in origine ne fossero assolutamente privi.
I concetti ora svolti si possono riassumere in questi punti principali:
Il magma terrestre nella sua parte superiore è un liquido viscoso denso, tranquillo, soggetto soltanto a correnti che lentamente si propagano dall'equatore ai poli terrestri.
Sopra questo liquido galleggia la crosta terrestre, la quale, fino dall'origine della sua formazione, ha sempre avuto la tendenza a portarsi verso i poli, con tutte le conseguenze che abbiamo ampiamente svolte nelle pagine precedenti.
Lo spessore di questa crosta è in funzione del grado di fusibilità dei materiali di cui è costituita: sembra di poter fissare tale spessore fra i 40 ed i 50 metri65.
Colla deposizione dei terreni sedimentari la corteccia terrestre viene ad essere caricata di un forte peso, per cui cede affondandosi nel magma, perciò potè mantenersi la necessaria profondità del mare, e aggiungersi nuovi depositi, senza di che non si potrebbero spiegare i grandi spessori raggiunti dalle sedimentazioni.
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