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      - Cioè, col critico più acuto dell'ex-regno delle Due Sicilie, - rispose l'altro, senza scomporsi. E avvicinatosi al quadro, accompagnando le proprie parole con gesti sobrii e compassati, riprese:
      - Prima di tutto, questa lava è di cioccolata; come réclame nelle scatole del Suchard sarebbe impagabile. Poi, il cielo è oleografico e le nuvole sono di bambagia. Toccale, e vedrai che si sfilaccicano. Ora, bisognerebbe parlare del soggetto....
      - Eh! parliamone pure! - esclamò il pittore sorridendo. E accesa una sigaretta, sedette incrociando una gamba sull'altra e guardando curiosamente l'Albani.
      - Il soggetto, a tuo vedere, dovrebbe essere pieno di filosofia; il fiore nel deserto, l'antitesi eterna della natura che sorride mentre tende le sue insidie, o che insidia mentre sfoggia i suoi sorrisi - a piacere. Sta bene. Solamente, per maggiore intelligenza, ti consiglierei di imitare quel pittore polacco che, esponendo un quadro rappresentante L'ultima composizione di Mozart, faceva eseguire, da suonatori nascosti dietro la tela, la Marcia funebre del maestro. Se vuoi, potrei declamare io stesso i versi del Leopardi.
      E, passando dall'altro lato del cavalletto, il maestro Albani cominciò:
     
      - Qui mira e qui ti specchia,
      Secol superbo e sciocco,
      Che il calle insino alloraDal risorto pensier segnato innanti
      Abbandonasti....
     
      Non potè continuare. Anastasio Natali rideva a crepapelle, con le mani ai fianchi, rovesciando indietro la sua forte testa dagli arruffati capelli castagni.
      - Ah! ah! ah!... bellissimo!


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





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