... La giornata era sempre tersissima.
- Che cos'hai? Ti senti male?
L'Albani si era passata una mano tremante sulla fronte.
- Non è niente, è che hai ragione.... Io sono stato un anno pazzo....
Il pittore stava per dire: «Un anno soltanto? vuoi dire un po' sempre....» ma era tanta la tristezza dipinta in volto all'Albani, che chiese invece premurosamente:
- Tu?
- Io stesso.
- E come?... perchè?... Mentre io sono stato fuori?... Nessuno me ne ha detto niente.... E come?... perchè?...
- Perchè?... Per aver voluto innalzarmi da terra, per aver voluto stringere delle nubi, per essermi dimenticato che ero la più miserabile delle creature: un uomo!...
Dimenticando il suo pastello, Anastasio Natali esclamò:
- Allora, sentiamo.
L'Albani lasciò cadere la testa sul petto, socchiudendo gli occhi. Poi, scuotendosi:
- Ti aspetti tu forse qualcosa di straordinario? delle avventure rare od intricate?... È una storia semplicissima, la storia di una passione come se ne possono vedere tutti i giorni. Soltanto, era la mia prima passione....
- O tua moglie?
- Mia moglie? Ah, tu credi che io l'abbia amata di amore? che io l'abbia presa di mia propria volontà?.... Me l'hanno data a diciannove anni, perchè era mia cugina, perchè avevano stabilito che dovesse esser così.... Le ho voluto bene, in un certo modo. Che cosa sapevo della vita fino a venticinque anni? Che cosa sapevo in quel miserabile paese, dove un libro era un oggetto della più grande rarità? Eppure, qualcosa bolliva dentro il mio cervello!... Si venne a Napoli.
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