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      - La romanza fu composta in un'ora - riprese l'Albani. - Dissero che era una rivelazione; credo che abbia fatto il giro d'Italia. A che?... a che?... - mi domandavo. Fu invece essa che mi dischiuse il paradiso promesso. Mia moglie aveva regalato una copia della composizione ad una sua amica, che io non conoscevo. Non volevo veder nessuno, fuggivo le distrazioni, avevo la fama di un orso, di uno stravagante, di un mattoide; non è vero?... Quest'amica volle conoscermi; cercai di evitarla quanto più fu possibile; un giorno c'incontrammo. Credi tu che vi possano essere degli sguardi coi quali un uomo e una donna che non si conoscono, che si vedono per la prima volta, si dicano immediatamente: Noi saremo l'uno dell'altra?... Uno di questi sguardi brevi, profondi, fulminatori, fu quello che noi scambiammo.... Un mese dopo, il 20 maggio, la nostra muta promessa era compiuta....
      - Come fu? - chiese il Natali che, lavorando attorno alla sua figura, non perdeva nè una parola nè un moto dell'amico.
      - Che cosa importa?... Si doveva andare in giro, tutti e tre, con mia moglie; all'ultima ora l'indisposizione d'un bambino la trattenne. Andammo soli, fuori Grotta, a Pozzuoli, a Baja.... Che cielo! che mare!... Conosci tu il boschetto che sta dietro il lago Lucrino, sulla via della grotta della Sibilla? Il terreno è in pendenza; si procede a caso, scostando i rami che vi sfiorano il viso. Attraverso il fogliame del castagneto filtra una luce verde, fantastica, da féerie; par di nuotare in mezzo allo smeraldo fluido.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





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