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      Notte.
     
      Io non andrò più a teatro. L'opera in musica è una profanazione. L'elemento personale che gli esecutori vi portano offende la pura spiritualità dell'armonia. Le parole che l'accompagnano, precisando troppo il significato della rappresentazione, le tolgono quel carattere di subbiettività che solo può renderla fedele.
      Wagner che sdegna i drammi troppo umani della storia, per cercare i suoi soggetti nella fantastica leggenda, è ancora schiavo del reale; i suoi eroi sono ancora degli uomini. Wagner che sdegna il mondo esteriore per cantare le crisi spirituali, non rinunzia abbastanza alla materia mettendo il suo canto in bocca di odiosi personaggi d'ossa e di carne.
      Il poema sinfonico eseguito da suonatori invisibili è la sola forma conveniente. Dove trovarla?
     
     
      31 ottobre.
     
      Se le mie parole potessero ripetere tutto, tutto quello che mi passa per il cervello, le processioni tumultuose di imagini, i pensieri frammentari, le fulminee associazioni di idee per cui i termini più lontani nel tempo e nello spazio sono ad un tratto ravvicinati, la gente mi giudicherebbe pazzo....
     
     
      2 novembre.
     
      Grigia, minuta, a larghe falde, piove la cenere dal cielo ottenebrato, e ricopre la terra, e seppellisce i viventi. Nei campi agguagliati, piccole elevazioni indicano il posto di una tomba; ma ben presto quelle pieghe si livellano anch'esse, e per l'immenso cimitero dei mondo niun segno distingue più la cenere della terra dalla cenere delle generazioni mietute...
      Così cantava l'organo.
     
     
      3 novembre.
     
      Ecco quello che io cercavo.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229