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- Si direbbe un professore di morale! - esclamò il Darsi, non senza una piccola punta di ironia.
- La morale astratta, ha ragione, è spesso falsa e noiosa....
- Io non ho detto....
- Ma la moralità che scaturisce viva dai fatti non va disprezzata. Guardi, per esempio....
La signora Auriti sembrò esitare un istante; poi, risolutamente:
- Ne vuole un esempio palpitante? - ripigliò. - Io non commetto una indiscrezione, poichè lei non conosce le persone di cui si tratta....
E alzatasi, aperto un armadietto e frugatovi un poco, ne cavò una lettera che venne a porgere al suo contradditore.
- Che cos'è questo? - chiese curiosamente il Darsi.
- Legga, legga; lo saprà subito.
Il Darsi spiegò la carta e lesse:
«Cara signora,
«Ella non sa dunque rassegnarsi ancora a credere a quello che ho fatto? Senta, non ci credo neppur io!... Sono proprio io che scrivo da questa sala d'albergo, su questa carta intestata? Che cosa son venuto a far qui?... Giro intorno uno sguardo: non un viso conosciuto, non una persona con cui scambiare una parola. Fermo a questo tavolo, mi pare che tutte le cose oscillino in giro, che il suolo si muova sotto i miei piedi, che la mia testa vacilli; l'impressione precisa che si prova a bordo di una nave. Dopo lunghe e lunghe ore di viaggio, di immobilità ambulante, mi pare di essere ancora sospinto non so verso dove. Ho nella testa un caleidoscopio di paesi e di figure, i nomi di certe stazioni mi tornano stranamente alla memoria, come nel delirio: Oulx, Culoz, e tanto repentino e radicale è il mutamento della mia vita, che non posso credere che esso dati da qualche giorno soltanto.
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