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      Si muore! Tutte le gioie e tutti i dolori, le speranze, gli sconforti, le passioni, i fastidi, tutto finisce nell'ultimo sonno; e perchè degnare di pensieri e di cure ciò che è condannato a perire?
      Si muore! E sapete voi soltanto ciò che diverrà di voi quando il vostro cuore avrà cessato di battere, quando il vostro sangue si aggrumerà nelle vene?...
      La vita è il transitorio, è il contingente; la vita è l'ora che scocca e che passa, è l'onda che spira alla riva, il lampo che brilla e si spegne. Voi che vi afferrate ad essa, voi che ne ricercate avidamente la poca gioia bevendone la tanta amarezza, voi siete nel falso. - O figli degli uomini, canta il salmista, fino a quando vi starete col cuore aggravato? E perchè amate la vanità e andate in cerca della menzogna?
      Non un giorno, non un'ora voi fissate lo sguardo all'avvenire immancabile, voi meditate il problema del vostro destino. Voi non vi dite l'unica cosa memorabile: la morte mi aspetta, io sono destinato a perire, il mio spirito, questo specchio che riflette l'universo, sarà distrutto.... voi non v'inquietate del minaccioso poi; e deridete chi per voi se ne inquieta....
      Il sonno verace, il sonno rivelatore vi ammonisce talvolta; voi sentite un freddo guadagnarvi ogni fibra,la spaventosa immobilità cadaverica impietrarvi le membra, il respiro esalare, la tenebra fosca avvolgervi tutti.... Voi siete morti, e un lungo, un infinito terrore preme sui vostri petti; eterno è il buio ed il silenzio.... Non appena destati, non appena il primo raggio di luce sorrida, la vita vi riprende, la menzogna torna a sedurvi; l'orgoglio invade le anime già timide, una sfida superba sale alle labbra già mute.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229