- Una persona che vuol parlare al signore... che insiste....
- Ho già detto che non sono in casa per nessuno.
- Dice, scusi, che deve consegnare a lei personalmente una lettera urgente....
L'avvocato Landini passò egli stesso in sala, non cercando di nascondere la sua contrarietà. Si trovò dinanzi ad uno sconosciuto, che dall'abito, dall'attitudine umile più che rispettosa, pareva dover essere un domestico.
- Che cosa volete?
- È lei il signor avvocato Carlo Landini?
- Io in persona.
- Debbo consegnarle questo.
Cavò di tasca una lettera e la porse al Landini. Appena questi ebbe gettato uno sguardo sulla busta, il fastidio che s'era fino a quel momento letto sulla sua fisonomia, dette luogo ad una specie di attenzione concentrata, di preoccupazione mista ad una inquieta curiosità.
- Sta bene.... grazie.... - disse alla persona che aspettava, congedandola; e passò rapidamente nella sua stanza da studio. Prese sul tavolo un piccolo tagliacarte a foggia di scimitarra, e come la luce si andava ritirando, si fece presso la finestra. Stava per aprire la lettera, quando si arrestò un momento, considerando il carattere dell'indirizzo, sulla busta moyen-âge, suggellata di ceralacca azzurra in un angolo.
- Dieci anni! - mormorò, facendo mentalmente il conto del tempo trascorso dacchè quella persona non gli aveva più scritto. - Dieci anni!.... - e una tristezza gl'invadeva lentamente l'anima, come una nebbia, mentre sollevava uno sguardo al cielo occidentale, sul cui fondo rosato si ergeva gloriosamente la cupola di Santa Maria del Fiore.
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