Sommario
MIA NONNA 5
ZIO CARLO 6
ZIA MARIANNA 8
GENOVIEFA 9
L'ABATE FAZZINI 9
DOMENICO CICIRELLI 12
L'ABATE GARZIA 14
IL MARCHESE PUOTI 15
COSE DI CASA 17
LA CRISI 18
SOLO 21
IL COLERA 24
ZIO CARLO E ZIO PEPPE 26
CASI FORTUNATI 27
IL COLLEGIO MILITARE E IL CAFFÈ DEL GIGANTE 30
LA SCUOLA AL VICO BISI 32
LE LEZIONI DI GRAMMATICA 33
LETTURE E COMPOSIZIONI 36
MALATTIE REALI E IMMAGINARIE 37
IMPRESSIONI POLITICHE. ZIO PEPPE 38
COSE DI LINGUA 40
REMINISCENZE. AGNESE 42
LO STILE 46
CAMILLO DE MEIS E LA MIA SCUOLA 48
LA RETTORICA 50
LA LIRICA 53
LA SCUOLA. PROPOSTA DI MATRIMONIO IL MARCHESE E I GIORNALI 57
IL GENERE NARRATIVO 61
Capitolo primoMIA NONNA
Ho sessantaquattro anni, e mi ricordo mia nonna come morta pur ieri. Me la ricordo in cucina, vicino al foco, con le mani stese a scaldarsi, accostando un po' lo scanno, sul quale era seduta. Spesso pregava e diceva il rosario. Aveva quattro figli, due preti e due casati. Uno era in Napoli, teneva scuola di lettere e si chiamava Carlo; gli altri due stavano a Roma esiliati per le faccende del 21, ed erano zio Peppe e zio Pietro, il quarto era papà, che stava a casa e si chiamava Alessandro. Mia nonna era il capo della casa, e teneva la bilancia uguale tra le due famiglie e si faceva ubbidire.
I primogeniti erano Giovannino e Ciccillo, ch'ero io. Si stava allegri, e si faceva il chiasso, correndo per l'orto, e l'inverno riempiendo di allegria i sottani di casa. Molti fanciulli si univano a noi, e si faceva un gran vociare, sotto la guida di Costantino nostro cugino già grandicello e malizioso, che ogni giorno inventava qualche nuovo trastullo.
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La Giovinezza
Frammento autobiografico
di Francesco De Sanctis
pagine 249 |
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Napoli Carlo Roma Peppe Pietro Alessandro Giovannino Ciccillo Costantino
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