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      Toccai del Camoens come tipo di poeta nazionale.
      Precedettero alcune considerazioni generali:
      1. Derivando le forme dal contenuto, nessun poema può essere tipo e modello di tutti gli altri, perché ciascuno ha un contenuto suo, e perciò forme sue.
      2. In poesia non ci sono tipi, ma individui, e nessun individuo somiglia a un altro. I tipi sono astrazioni della critica. Il tipo è una data qualità accentuata, com'è anche nella vita reale. Il poeta non deve avere innanzi tipi, ma individui. Il carattere tipico è insito nella persona poetica, senza consapevolezza del poeta. Dire che Achille è il tipo della forza e del coraggio, e che Tersite è il tipo della debolezza e della vigliaccheria, è inesatto, potendo queste qualità avere infinite espressioni negl'individui. Achille è Achille, e Tersite è Tersite, e appunto per questo sono compiute persone poetiche, le quali possono giovare ai poeti, non come esemplari da copiare, ma come ispirazione a invenzioni simili, a quel modo che la natura ispira i poeti, e i modelli sono utili ai pittori.
      3. Parimente l'umano, l'homo sum, fondamento assoluto e perciò immutabile di tutta la vita umana, reale e artistica, non esiste in natura e non esiste in arte. Gli elementi etici e patetici che fanno di sé bella mostra nelle rettoriche, non sono che astrazioni; tolti dal vivo dov'erano incorporati, non sono che pezzi di anatomia, frammenti cadaverici. L'uomo, come il tipo, è insito in ciascuna persona poetica, e senza coscienza dell'artista.
      4. Le regole sono anch'esse lavoro posteriore all'arte, e perciò sono anch'esse astrazioni.


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La Giovinezza
Frammento autobiografico
di Francesco De Sanctis
pagine 249

   





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