In questo che ho chiamato involucro o cornice, Manzoni inquadra il Cinque Maggio.
Che cosa è Napoleone? Un uomo fatale, uno strumento della Provvidenza, l'orma più vasta dello spirito creatore:
Del creator suo spiritoPiù vasta orma stampar.
Che è la gloria?
... Ai posteriL'ardua sentenza.
Noi dobbiamo riconoscere nella gloria un raggio di Dio, e senza osar dire se è vera o falsa, inchinarci al voler divino:
... NuiChiniam la fronte al Massimo
Fattor...
Quando questa gloria giunge al cospetto del cielo, dell'altra vita, che diviene? Silenzio e tenebre:
Ov'è silenzio e tenebreLa gloria che passò
E quando l'uomo è oppresso dal peso delle sue rimembranze, avviene un miracolo epico secondo il concetto cristiano: una mano scende dal cielo, lo toglie dalla terra, lo trasporta «in più spirabil aere». Tutte le vicissitudini di Napoleone, grandi gioie e grandi dolori, son opera di Dio:
Quel Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola.
Ricomparisce innanzi a questa realtà quel mondo lirico-epico di Manzoni, che già vi ho presentato. Ma tutto questo penetra la sostanza della poesia? Questa che l'autore vi presenta è veramente la storia di Dio? Sentite voi che Napoleone è lo strumento di Dio? Avete impressione religiosa qui, il sentimento del soprannaturale? Quel Dio che atterra e suscita è invisibile in tutta questa storia umana, ed all'ultimo si manifesta in modo così commovente:
Sulla deserta coltriceAccanto a lui posò;
lo sentite voi in tutte le parti di questa poesia? Il sostrato religioso penetra tutto l'insieme?
| |
Manzoni Cinque Maggio Napoleone Provvidenza Dio Massimo Napoleone Dio Dio Manzoni Dio Napoleone Dio Dio
|