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      E quelli non facevano valere le gride, cioè la legge, e le adoperavano contro i villani, in favore di questi. Manzoni ha trovato le due forze l'una dirimpetto all'altra, di cui l'una è la leva dell'altra: baroni e borghesia collegati contro tre contadini. Chi è il naturale mediatore? Qui si comincia a colorire il suo mondo cristiano. È il prete, il ministro di Dio che, secondo il principio apostolico, deve mettersi contro gli oppressori, essere scudo ai poveri, agli infelici, agli oppressi. Ferve nella mente dell'autore l'ideale del prete da servirgli pel suo scopo, e vuol trovarlo in quel mondo del secolo XVII.
      Ora in quel tempo gli ordini monastici erano tutti corrotti, il clero era ignorante e timido. C'era però un ordine monastico rimasto ancora popolare, non vivente nel convento, ma ne' più umili paeselli, nelle campagne, in rapporto con tutti, con la sporta e i racconti: capite la popolarità di cui anche oggi gode il nome dei Cappuccini. Erano i frati del popolo, quelli che avevano intima relazione con esso. Fare del cappuccino un tipo, un ideale del prete, sarebbe forte. Il poeta (perché tutto questo è poesia) sceglie tra i Cappuccini un individuo, il tale individuo, che s'è trovato in condizioni eccezionali: lui pure è stato nel mondo, dotato di grande energia, di forte volontà. S'è trovato aver commesso un delitto senza volerlo, s'è pentito e per espiarlo si è dedicato alla carità, al sacrifizio di se stesso. Non è il tipo de' Cappuccini di quel tempo; ma è l'individuo speciale che ritrovasi consacrato dalla sua missione.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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