Così si spiega perché i Promessi Sposi sieno tanto popolari e diffusi fra tutte le classi: è la prima prosa italiana in cui tutto è sentito, tutto è tolto dal vivo e vero, e tutto fatto sentire e gustare ad ogni classe. Altro libro popolare per la sua chiarezza è Le Mie Prigioni di Pellico, ma uno così pieno, in cui sentite sempre voi stessi, non c'è oltre i Promessi Sposi.
Nel romanzo, sono tre gruppi: un gruppo ideale del bene, un altro ideale del male, e un gruppo intermedio, che tiene dell'uno e dell'altro, e perciò più volentieri e più spesso si accosta al comico che al grave, al nobile. Quale di essi è uscito più propriamente con carattere di genialità dalla fantasia del poeta?
Già lo sentite, dopo che v'ho spiegato il modo come dà la forma alla sua concezione e come l'acconcia agli spettatori. Quello in cui Manzoni si trova à son aise, e che ha più il carattere geniale è il gruppo intermedio, e colui che in modo più pieno lo rappresenta, è don Abbondio.
Il comico è di due specie (ma bisogna distinguere le ramificazioni del comico, come il Burbero benefico, il Pantalone, il Dottore, ecc., dalle note fondamentali del comico). Una si riferisce all'intelligenza, ed è la sciocchezza, la dappocaggine; l'altra alla volontà, ed è la paura, la mancanza di tempra.
Il primo momento comico del pensiero italiano è Calandrino. Il comico di Boccaccio è della prima specie, annunzia il risveglio dell'intelligenza negl'Italiani, per cui la superstizione, l'ignoranza, la grossolanità devono parer comiche.
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