Il quale non fu come in Germania, non fu quello che Victor Hugo costituí in Francia, ma fu romanticismo italiano.
Quali sono i caratteri di esso? Libertá dell'arte, il fantastico, il sentimentale e il musicale. Esaminiamoli.
Libertá dell'arte. - Come sapete, nel secolo XVIII l'arte fu considerata come mezzo per propugnare, istrumento per divulgare concetti politici, patriottici, religiosi, morali, che fermentavano nelle menti e produssero la celebre Rivoluzione. Non era un concetto nuovo, lo ebbe Dante e il secolo XVIII ringiovanillo: era l'arte bella faccia di veritá, il vero condito in molli versi, una forma il cui valore stava nel dar rilievo al contenuto, e questo era scopo, l'arte mezzo. Uno de' meriti principali degli Schlegel fu di mettere l'arte fine a sé stessa.
Questa dottrina, oggi divenuta assioma, formulata alla francese da Victor Hugo è: l'arte per l'arte.
Non giudicare un'opera d'arte dal suo contenuto, morale o immorale, vero o falso, frivolo o importante, giudicarla in sé stessa, con criterii propri, fu il fondamento della critica romantica.
Messo da parte il contenuto, rimane la forma, e c'è una forma romantica. Quale ne è il carattere? C'era una reazione contro il sensismo inglese e francese di Locke e di Condillac, la quale giunse fino al piú esagerato spiritualismo, confinante col misticismo del Medio evo. Ed il carattere di quella forma fu cercato nel Medio evo; il motto col quale essa fu indicata, è: spiritualizzare la forma. Cioè una forma che perde i suoi contorni, le sue linee dirette, la misura e la precisione nelle parti plastiche, e diviene, come si disse, una linea curva guizzante come serpente, quello che Hogarth chiamò linea serpentina.
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