La stessa Sofronia è una vergine, ed ella ed Olindo sono sposi secondo le regole, come Gildippe ed Odoardo.
C'era dunque questo tema di Fiorina e Sveno. Nella romanza tutto il racconto è divorato, rimane l'ultimo momento. Eccola:
..... Errante, pellegrinaE pur segnata della croce il petto,
La regal casa abbandonò Fiorina
Per seguitar l'amato giovinetto.
Combattendo al suo fianco in Palestina,
Fu il terror de' credenti in Macometto:
Da valorosi insiem caddero in guerra;
Dormono insieme in quella sacra terra.
Era d'autunno un bel mattin sereno.
L'ultimo ch'ella si destava all'armi.
- Fiorina, ah non voler, diceale Sveno,
Non voler nella pugna seguitarmi:
Immensa strage s'apparecchia; oh almenoIl diletto tuo capo si risparmi!
Non l'ascoltava: insiem caddero in guerra;
Dormono insieme in quella sacra terra.
I cadaveri santi fur trovatiNel campo ove la strage era maggiore.
Tenacemente insieme ambo abbracciati,
In atto dolce di pietá e d'amore,
Riposano gli spiriti beatiNella pace ineffabil del Signore:
I corpi, come giá caddero in guerra,
Dormono insieme in quella sacra terra.
Tutta la romanza è fondata sopra un motivo - l'ultimo verso - che poi, come nella musica, torna sempre con certe variazioni che lo mettono in rilievo.
Poi, quando si sviluppò di piú la letteratura, vi fu un genere che riuní la Leggenda e la Romanza: la Novella, sostituita ai conti e ai fabliaux dei trovatori provenzali e italiani. In principio la novella era un racconto disteso coi nessi voluti dalla ragione, e terminava in una situazione da romanza, in un momento lirico.
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