Nelle mani del Boccaccio diventò la parodia di sé stessa, pure, anche dopo lui la forma antica persistette, e trovate, anche in mezzo alle licenziose e burlesche, certe sue novelle commoventi come Ginevra, Gerbino. Le trovate in tutt'i romanzi cavallereschi italiani, nel Morgante del Pulci, nell'Orlando del Boiardo, nel Furioso. In mezzo alla narrazione generale è qualche episodio commovente, la novella antica introdotta nella tela. Il Tasso stesso che voleva fare un poema serio come l'Iliade e l'Eneide, ve le ha messe. Che cosa è infatti Olindo e Sofronia?
La scuola romantica disseppellí questo genere letterario e lo ringiovaní. Non solo tornò in luce la novella purificata, tolta dalle mani dell'abate Casti, ma anche il metro di essa. Era per la novella e la romanza nel Medio evo l'ottava rima, come la terza rima pe' racconti mistici. E perché risorge ora l'ottava? Dopo di essa erano venuti i versi sciolti, come ne'Sepolcri. Ma in questi è impossibile l'intonazione musicale, mentre nell'ottava nasce un'onda armonica che si presta a tutt'i movimenti di quell'indefinito che fu detto il fantastico: è appunto l'elemento musicale e lirico di cui vi ho parlato.
Tommaso Grossi, l'amico e compagno di Manzoni, tanto che l'un l'altro si comunicavano i loro manoscritti, rimise in voga la novella. Quando Manzoni avea scritto gli Inni, uscí la prima novella che il Grossi compose in dialetto milanese, e poi traslatò in italiano. Egli rappresenta quel breve periodo detto dell'arte romantica.
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