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      Pergolese morí giovane, moribondo compose il celebre Stabat Mater. Si dice che questa musica fu eseguita in Santa Chiara il giorno che si fé monaca la sua innamorata, e che fosse stata ispirata dal dolore. Su questa tradizione compone il Baldacchini3.
      Che dramma c'è lí sotto! È un povero maestro di musica che s'innamora di una nobile; i fratelli di lei minacciano la vita di lui, la costringono a monacarsi; mentre sta per pronunziare il voto, ella ode la musica dell'amante. Che collisione, quante belle situazioni! Ma Baldacchini, trascinato dal modo di concepire classico, come costruisce?
      Conoscete la celebre trottata di Chiaia, ove vanno tante belle signore in carrozza; talvolta i giovani pedestri mettono l'occhiale per guardarle. Il dramma dell'amore dovreste rappresentarlo lí, nella stanza ove sono il maestro e la fanciulla. Qui il principio della poesia è la trottata, in una bella descrizione. In una carrozza si vede una giovane mesta, la descrizione finisce con un: perché sí mesta? Il poeta risponde: ve lo dico io: e ne narra la storia.
      La scena fra la Rosaura e il maestro è forse la cosa piú bella uscita dall'immaginazione di Baldacchini: l'impressione della musica sulla fanciulla è il principio dell'amore. Il nodo del racconto si ha quando i fratelli spaventano Rosaura, minacciano di uccidere il suo amante, ed ella per salvarlo dice: mi vo' far monaca.
      È questa la parte piú importante del racconto, e meriterebbe altro sviluppo: una situazione analoga nell'Ildegonda del Grossi è molto sviluppata.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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