Quando si pubblica un lavoro, c'č sempre un altro lavoro segreto di cui l'autore serba la chiave. Leggete il Carmagnola del Manzoni; voi non sapete quanti studii l'autore ha dovuto fare, quali ricerche storiche e critiche. Pure, talvolta lo scrittore non solo pubblica il lavoro, ma anche il segreto, lascia vedere gli strati inferiori da cui quello emerse. Cosí la Colonna infame del Manzoni č parte di quel lavoro segreto da cui č uscito il romanzo, e che, pubblicata, diventa un'altra cosa, con altro scopo ed indirizzo.
Il Cantú ha pubblicato tutt'i documenti che ha avuti innanzi, raccolta preziosa sopratutto quando non vi aggiunge giudizio suo e cita le fonti a cui ha attinto. Vi si puň trovare argomenti per mille lavori. E volete comprendere che cosa sia tutto quell'immenso materiale? Se si trattasse di storia greca e romana, non ci sarebbe da maravigliare, c'č tanto che si deve badare piú a sceverare che a raccogliere. Ma allora sorgeva e sviluppavasi un mondo nuovo, l'orientale; uscivano importanti lavori sull'India, su la Persia, su gli ebrei, guardati da nuovo punto di vista; - centro la lingua sanscrita. Cosí formavasi la filologia moderna. S'iniziavano nuovi studii, quelli, per esempio, di filosofia della storia; la geologia progrediva, - lavorando intorno ai misteri della formazione della terra come la filosofia della storia intorno ai misteri della storia; progrediva di molto anche la economia. E Cesare Cantú gittava nella sua opera questo materiale nuovo e che poteva interessare gl'italiani, estranei a tanto movimento intellettuale, alla rinfusa, come gliene giungevano notizie.
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