Qui è il difetto capitale di questa forma del Cantú, e nasce dal poco rigore logico del suo intelletto e dalla mancanza d'una idea madre dominante. Quando c'è l'analisi, egli si distrae, corre appresso all'incidente, ricama intorno ai particolari, e, finito un discorso, non potete piú trovare l'idea che deve primeggiare come il protagonista d'un quadro. E manca lo sviluppo logico di quell'idea; invece di analizzare e distribuire convenientemente ciascun accessorio, accumula, aggruppa, ingombra e, se posso dir cosí, mentre patisce di distrazione intorno all'idea principale, patisce di dissipazione intorno agli accessori. Non contento di dire una cosa col nome suo, aggiunge un altro modo, e poi un terzo, e un quarto. Cosí avviene a chi non ha trovato il modo proprio di dire una cosa, e chi ricorre ai sinonimi, e ripete con altre parole la stessa idea, non possiede quest'idea con precisione. Allora invece di nomi avete descrizioni; invece di parole proprie, sinonimi; difetto che annunzia poca coesione di cervello.
Per fare di questi libri ci vogliono genii, il grande Franklin non ha creduto indegno di sé fare un libro popolare che è ora sparso per tutte le scuole di America. Ecco, per esempio, come sviluppa questa idea: pagare troppo caro lo zufolino, - esempio riportato anche dal Cantú.
Ero fanciullo di sette anni - racconta Franklin - ed entrando in una bottega vidi un bel zufolino, e lo pagai quanto mi fu domandato. Giunto a casa, stordii tutti collo zufolino, finché infastiditi, mi burlarono per averlo pagato molto caro.
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