Pubblicato come opera postuma, ebbe pochissima influenza: similmente pochi sono che abbiano letto la Protologia.
Se la base della filosofia per Gioberti è l'Ente che crea l'esistente, la base della sua politica è il papa rigeneratore d'Italia. Il Dio della filosofia ha riscontro nel papa, rappresentante della divinitá in terra.
Innanzi tutto Gioberti pone che il papa ha avuto da Dio la missione di conservare in terra l'idea divina e poi la missione accessoria di ridare all'Italia il suo primato. Ma in che modo egli dovrá rigenerare l'Italia? Prima di tutto, mediante un moto intellettuale, cercando convertire gli italiani, allontanandoli dalle dottrine straniere, unendo tutti intorno alla formola dell'Ente creatore. Quando questa prima educazione avrá prodotto i suoi frutti e tutti gl'italiani saranno d'accordo in quel moto intellettuale, tutti crederanno o per fede o per filosofia a quella formola, seguirá un moto educativo politico, civile, religioso, applicando nella realtá della vita tutte le idee che saran divenute patrimonio comune degl'italiani. Cosí l'Italia sará rinnovata, non piú scissa e discorde, non piú le popolazioni basse ignoranti, la borghesia incredula: avremo un'Italia credente intorno al papa, il papa riconciliato con la civiltá.
Solo allora - dice Gioberti - potrá venire un movimento politico: il papa si metterá alla testa di un'Italia che crederá in lui, raccoglierá i principi intorno a sé in una lega di cui egli sará capo. - Notate quanto cammino bisognava fare, quanto si doveva aspettare secondo il Risorgimento.
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