Un metodo che prometteva conciliare le forze italiane e dirigerle contro lo straniero, doveva dare grande influenza a Gioberti. Se Rosmini aveva tentato operare sui principi e sul papa, Gioberti ebbe azione sulla parte liberale del popolo, giunse a convertire anche molti mazziniani. Non giá che pigliassero per moneta sonante tutto ciò che diceva Gioberti; ma pensavano che quel metodo fosse veramente utile. L'ardore dello stile, lo splendore dell'immaginazione, l'accento di convinzione, l'eloquenza innegabile d'un ingegno superiore, - tutte queste qualitá formali dovevano avere grande ascendente sugli animi degl'Italiani, cosí immaginosi, aperti alla parte sensibile del vero, nemici dell'astrazione. E quando nel 46 fu papa Pio IX che parve scosso dal sistema di Gioberti, e gli Albertisti, cioè i piemontesi seguaci di Carlo Alberto soffiavano nel fuoco, capite quale grande entusiasmo si destasse in Italia e come la rivoluzione del 48, che pure era contraria alle idee di Gioberti, sembrasse l'attuazione della profezia d'un ingegno superiore e cominciasse al grido di Viva Gioberti!
Non credo necessario indicarvi ciò che di gratuito e d'ipotetico è in questo sistema, sopratutto ciò che di astratto è nel metodo proposto. Si può suggerire un metodo per un'azione popolare? Non si tratta di filosofia, d'idee che potete disporre come volete. Gli uomini non sono pezzi di scacchi che si possano situare in modo da dare scacco al re, scacco allo straniero. Chi cosí pensasse, mostrerebbe essere utopista, non uomo di Stato.
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