Accanto ad un romanzo dove la cornice è storica ed il motivo religioso, accanto ad un altro dove la cornice è anche storica ed il motivo artistico, si pose quel nuovo libro con cornice storica e contenuto patriottico. Cosí parve l'Ettore Fieramosca, cosí spiegate il grande successo che ebbe da Susa, a Girgenti.
Se guardiamo la corteccia, il romanzo del d'Azeglio è congegnato come quelli del Manzoni e del Grossi.
La cornice storica è molto meschina rispetto all'ampia tela - interessante per sé stessa - scelta dal Manzoni e dal Grossi. È un'insolenza francese castigata dalle spade italiane. Per allargare un po' quei limiti, vi mette tornei, feste, con descrizioni che spesso rendono languido il racconto. Il fatto privato è lí dentro, secondo il sistema de' due lombardi. È Ginevra maritata a Grajano d'Asti, un piemontese che tradisce l'Italia; innamorata platonicamente di Ettore Fieramosca. Eppure ella sente che è peccato solo il pensare ad Ettore e cerca il marito appena ha notizie di lui: mentre lo cerca, capita sotto le unghie di Cesare Borgia, è profanata da costui. E, quando Ettore, glorioso per la vittoria, torna al luogo di rifugio ove aveva lasciato Ginevra e pensa: morto il marito, potrò dirle ora: sii mia sposa, trova il cadavere della donna vituperata.
Questo fatto privato è di altissimo interesse artistico e se Massimo avesse potuto volgerlo e compierlo, il romanzo avrebbe avuto nome non Disfida di Barletta, non Ettore Fieramosca, ma Ginevra. È che egli si trovava vacillante.
| |
Ettore Fieramosca Susa Girgenti Azeglio Manzoni Grossi Manzoni Grossi Ginevra Grajano Asti Italia Ettore Fieramosca Ettore Cesare Borgia Ettore Ginevra Massimo Disfida Barletta Ettore Fieramosca Ginevra
|